Sul vostro egoismo
ho costruito
la mia casa,
testuggine di pietra
in balia di onde
tempestose e roboanti.
Mi lascio trascinare
da un porto all'altro,
ma riprendo
sempre la meta
riaffiorando
dal cupo solco
da dove poi
sprofondare
negli abissi
dell'inquietudine.
Mentre vago
tra la spuma dell'indifferenza,
una sottile scia di
luce
mi cattura,
mi avvolge
in una vorticosa spirale
e mi trascina
dove il profondo
mi confonde
mentre una brezza
leggera
mi bacia.
Oh! grembo materno
mai dimenticato...
Oh! senso di quiete
eterna
dagli anfratti stanchi...
mi culla
una ninna nanna
mai ascoltata
pervasa di forti
e penetranti odori
che mi stordiscono.......
( Cettina G,)
(foto dal web )