Blog di poesie, ricette e pensieri

venerdì 27 marzo 2015

EMOTIVITA'





In un’iridescenza lagunare


s’ammucchiano foglie


in dedali lunari,


sbiancano albe


sorte da stanchi tramonti


nell’ironia d’un sogno


sorretto dal rullio del tempo


mentre s’appianano


colline di rabbia


e ruggiscono leonesse 


d’emotività sanguigna

(Cetty)

venerdì 20 marzo 2015

PIOGGIA






Scandisce il tempo

ritmando stanco

l’orologio nella sala,

la pioggia batte

sui vetri bianchi,

un muro d’erba

 t’impedisce il guardo,

   sogna la mente

liberando pensieri

il rumore del silenzio

rimbomba nelle tempie

poi ti assorbe il nulla del domani

ed un sospiro profondo

t’accarezza il viso
(Cetty)

sabato 14 marzo 2015

REMINISCENZE




  Diafani pensieri

ammorbiditi  dal sole

nel tracciato ritmico

di un percorso inconsapevole,

nella latitanza del giorno

assorbite preghiere

ed ingoiati sogni

ribaltando di volta in volta

armonie e frastuoni

nel tempo che si dilata

e non fa sconti,

in amorevoli tratti

rischiara ed abbaglia

muraglia affascinante

ove cozzano fantasmi onirici

risucchiati nel grigio

ed attratti da nenie

ridestati nei chiusi antri

che in un’esplosione magica

s’illuminano come lucciole in volo
 (Cetty)

venerdì 6 marzo 2015

ANIMA DI DONNA




L’anima di una donna

è un volo di rondini,

una corolla di fiori

è il grido

del gabbiano ferito

è un bagliore di fiamma

è la luce

 del sole che sorge.




 


Sei tu madre

 nel tuo letto sofferto

nello sguardo

 dal dolore spento.







L’anima di una donna

è

nel martirio

 dettato dagli uomini. 




 

È nella gioia

 soffocata.

È nella vita negata











L’anima di una donna

è

 un soffio d’amore.



(Cetty)




UN ABBRACCIO A TUTTE LE DONNE

lunedì 2 marzo 2015

NELLA NOTTE


 
Nella nebbia della mente
cercavo i tuoi occhi
fari di luce illuminanti
mentre accoccolata
in seno al tuo cuore
ascoltavo melodie,
 suoni ancestrali
guidavano il cammino,
nel buio dell’estasi
dita di vento suonavano
 un vibrato d’arpa
nastri di luna
lievi danzavano
sul proscenio della notte
sfumata dalla candita
 veste dell’alba
che a piedi scalzi
correva incontro al dì.


(cetty)