Blog di poesie, ricette e pensieri

venerdì 31 maggio 2013

SILENZI D'AMORE





                                             Stelle fulgenti

                                             chinate sull’onde
                                                   baciano

                                           il rosso abbagliante

       del sole che muore

       nel verde smeraldo

del mare increspato

                            scrigno                         

 di perle e diamanti

tesori rubati di notte

ai sogni d’amanti

legati a catene d’amore

 forgiate

col fuoco del cuore

pensieri e sospiri

di uomini e donne

donati ad Anfitrite

e scolpiti

 in statue di sale

dalle Nereidi  reali

a fermare e sancire

quell’attimo eterno

di un amore fuggevole

che scuote e dissolve

promesse di un’ora

di anime strette

in un afflato ancestrale.

(Cettina G.)
 (foto dal web)
                            
                                                                 
         

sabato 25 maggio 2013

OMAGGIO A NERUDA






LE TUE MANI


 Quando le tue mani muovono.
amore , verso le mie,
cosa mi portano in volo?
Perché si sono fermate
sulla mia bocca ,all’improvviso,
perché le riconosco
come se una volta,prima,
le avessi toccate,
come se prima di esistere
avessero già percorso
la mia fronte ,la mia cintura?

La loro morbidezza giungeva
volando sul tempo,
sul mare, sul fumo,
sulla primavera,
e quando tu hai posato
le tue mani sul mio petto,
hai riconosciuto quella creta
e quel colore di grano.

Per tutti gli anni della mia vita
ho vagato cercandole.
Ho salito scale,
ho attraversato scogliere,
mi hanno trascinato via treni,
le acque mi hanno riportato,
e nella pelle dell’uva
mi è sembrato di toccarti.
Il legno di colpo
mi ha portato il tuo contatto,
la mandorla mi annunciava
la tua morbidezza segreta,
finché si sono strette
le tue mani sul mio petto
e lì come due ali
hanno concluso il loro viaggio.  

( Pablo Neruda )
                                 (dal Web )

sabato 18 maggio 2013

IL TRENO








Il treno dei sogni
 ha tanti vagoni
parte sbuffando
 scintille stellate
 in corsa sfrenata
nell'evanescente tragitto
 dell'umano vivere
sfonda  tunnel
  nebulosi e foschi
verso un futuro ammaliante
 di odorosi sensi:
vagoni snodati
 in  corsa veloce
su binari dritti e paralleli
verso una meta
 sempre più lontana e misteriosa,
attraversa
 verdi pianure
 colline fiorite
confuso
 tra l'oro dei campi di grano
ed accarezzato dal sole,
s'inerpica sui monti;
ma.. poi s‘allenta
sbuffa
 come un cuore in tumulto,




percorre tragitti ricurvi,
incontra dirupi.
Il VIAGGIO
è rallentato:
illusioni,
 ferite dell'anima,
imbrattano
 i vagoni arrugginiti,
mostrando i segni del tempo
annaspa
 nel buio della notte
in un suono stridulo
                                                                di lamiere contorte
                                                                            e poi
                                                                    la nebbia si dirada

 e la corsa
finisce …
Ma  dove ? 
Chissà dove …?

(Cettina  G. )



                                 (tutte le foto sono tratte dal web )










domenica 12 maggio 2013

SEDUZIONE


(dal Web)

Zampilli d’acqua
nel giardino dell’amore
lavano la mente
purificano l’anima,
i nostri cuori
 mondati e rinnovati
intrecciano sogni
su spiagge selvagge
mentre i corpi
 avvinghiati al sole
emanano
odori aspri e seducenti
ancestrale rituale amoroso
che
coinvolge e seduce
ogni atomo
di me , di te , di noi
miscelati in un unico canto
suono polifonico
di molteplici note
inno corale
ascoltato
 in un assolo
di amanti arditi
nell’estasi perduti.
   
(Cettina G.)






domenica 5 maggio 2013

CREPE NEL MURO


 
Nel muro del tempo
ho scolpito i ricordi
memorie dell’anima
sospiri del cuore
piante inaridite
s’inerpicano stanche
ove rovi spinosi
bruciati dal sole
stentano sterili
ragioni di vita
ma da intonaci gialli
crepati dagli anni
un nuovo vigore
 riemerge
mutevole a tratti
nella catarsi
 di innumerevoli vite
nel girotondo
 dell’oggi e domani
si torna bambini
con il cuore in mano
ma il muro rimane
metafora arcana
d'un disegno lontano
tracciato
 col sangue indelebile
del genere umano.





( Cettina G.)